Nella giornata odierna si è svolto lo sciopero di 2 ore dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto nazionale, per garantire ai lavoratori aumenti in grado di compensare il costo della vita ed evitare la perdita del potere di acquisto.
I lavoratori del territorio di Forlì hanno risposto in maniera importante dimostrando che sono pronti a sacrificare parte del loro salario per difendere il diritto ad avere un contratto nazionale che garantisca il potere di acquisto, migliori le condizioni di lavoro e tuteli l’occupazione.
Le percentuali di adesione allo sciopero sono state importanti:, al 90% in Bonfiglioli, al 75% in Marcegaglia, oltre il 70% in Electrolux, al 90% alla Celli, al 70% alla Fiorini Industries, al 60% in Pieffeci.
I lavoratori del territorio di Forlì hanno risposto in maniera importante per difendere il diritto ad avere un contratto nazionale che garantisca il potere di acquisto, migliori le condizioni di lavoro e tuteli l’occupazione.
Continua dunque la mobilitazione dei metalmeccanici tanto a Forlì quanto in tutto il Paese: infatti gli scioperi di oggi rappresentano una prima tappa di un percorso di mobilitazione che proseguirà il prossimo 5 novembre, quando è previsto lo sciopero nazionale di 4 ore di tutti i metalmeccanici di Italia
Di fronte al disegno delle organizzazioni datoriali che hanno in mente un cambiamento radicale della natura del contratto nazionale che prelude di fatto alla cancellazione di diritti fondamentali dello stesso, a partire dagli aumenti salariali i lavoratori continueranno ad opporsi e a scioperare fino alla conquista di un contratto nazionale che preveda aumenti per tutti.
Forli, 30 ottobre 2020
per FIM- FIOM- UILM
Territorio di Forlì
i Segretari Generali Riccardo Zoli – Giovanni Cotugno – Luca Francia