Rottura delle trattative per il CPL agricoli privati delle province di Forlì-Cesena e di Rimini – 5000 addetti

Grave atteggiamento tenuto dalle Organizzazioni professionali avrà delle conseguenze con la proclamazione dello stato di agitazione che si svilupperà nelle prossime settimane insieme alla mobilitazione dei lavoratori del settore.

Giovedì 30 novembre le Organizzazioni Sindacali del settore agricolo FLAI, FAI e UILA di Cesena, Forlì e Rimini da una parte e le Organizzazioni professionali Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione Italiana Agricoltori dall’altra, si sono incontrate per trovare un punto di intesa per rinnovare il Contratto integrativo interprovinciale dei lavoratori delle aziende agricole private che interessa oltre 5000 addetti.

Le Organizzazioni sindacali, nonostante le ampie disponibilità dimostrate a recepire le esigenze delle Organizzazioni professionali nel modificare diritti e tutele già consolidate nei contratti precedenti, hanno dovuto registrare una indisponibilità a chiudere la vertenza contrattuale. Purtroppo ancora un volta le Organizzazioni Sindacali si sono trovate di fronte ad un atteggiamento irresponsabile da parte delle associazioni datoriali, con continue richieste di ulteriori pesanti modifiche e peggioramenti della normativa attualmente in vigore, fino alla destrutturazione di alcuni capisaldi riguardanti l’orario di lavoro, il diritto alla riassunzione, gli inquadramenti e le retribuzioni dei lavoratori.

Un atteggiamento inaccettabile non solo verso le OO.SS. ma soprattutto verso i lavoratori, verso la fascia più debole e precaria del mondo del lavoro che da due anni lavora senza avere avuto il rinnovo del contratto.

I lavoratori e le lavoratrici hanno diritto al contratto, come l’agricoltura ha bisogno di braccia per lavorare.

I lavoratori delle aziende agricole private, di allevamenti avicoli e suinicoli, incubatoi, vivai, serre, fungaie, macelli privati, magazzini ortofrutticoli privati, hanno diritto ad un contratto dignitoso.

Il grave atteggiamento tenuto dalle Organizzazioni professionali avrà delle conseguenze con la proclamazione dello stato di agitazione che si svilupperà nelle prossime settimane insieme alla mobilitazione dei lavoratori del settore.

Arturo Zani (segretario Flai Cgil Cesena), Serena Balzani (segretaria Flai Cgil Forlì), Mauro Rossi (segretario Flai Cgil Rimini), Francesco Marinelli (segretario Fai Cisl Romagna), Alessandro Scarponi (segretario Uila Uil Cesena), Alessandro Bandini (segretario Uila Uil Forlì), Alessandro Mazza (segretario Uila Uil Rimini)