Crisi FIDIA: aperta procedura per il concordato preventivo preoccupazione per i 60 posti di lavoro

Negli scorsi giorni Fidia Spa ha annunciato ai propri azionisti la richiesta di apertura procedura per il concordato preventivo, senza alcun confronto con le Organizzazioni Sindacali né con i propri lavoratori, segnale di forte disinteresse nei confronti delle persone che lì lavorano da anni.

La Fidia è un’azienda piemontese attiva nella produzione di macchine utensili a controllo numerico nei settori dell’automobile e aereospaziale, che a Forlì ha un’importante stabilimento (ex Meccanica Cortini) che occupa oltre 60 lavoratori.

La richiesta di concordato è stata causata dalla crisi del settore, che aveva già determinato l’apertura del contratto di solidarietà a inizio 2020. Tale situazione è stata acuita dalla condizione determinatasi con l’emergenza Covid, e consiste in una procedura “controllata” dal Tribunale che prevede un pagamento parziale dei debiti maturati dall’azienda. Nelle affermazioni della proprietà tale percorso prevede al momento una continuità aziendale, tutta da verificare nel prosieguo di questo percorso.

Nel frattempo per i dipendenti si apre uno scenario di grande incertezza, con le retribuzioni di agosto, settembre e ottobre sospese, nonostante l’impegno poi disatteso a pagarle prima di procedere al concordato, e la cassa integrazione che tarda ad arrivare.

Forte l’amarezza dei dipendenti che si ritrovano in forte difficoltà finanziaria, senza alcuna certezza rispetto alle retribuzioni future e alla salvaguardia dei propri posti di lavoro.

Pensiamo sia necessaria l’attenzione di tutto il territorio rispetto al futuro di questa importante realtà e di questi posti di lavoro: sarebbe inaccettabile nella situazione in cui ci troviamo una ulteriore decurtazione di posti di lavoro.

Forli, 18 novembre 2020

 

per FIM- FIOM- UILM

i Segretari Generali Riccardo Zoli – Giovanni Cotugno – Luca Francia