CGIL- ARCI- LIBERA: ci associamo alla richiesta di anpi Forlì-Cesena no a mausolei in ricordo del duce

Come CGIL DI FORLI’ – LIBERA DI FORLI E CESENA e ARCI DI FORLI, da sempre siamo vicini all’ANPI e lo saremo sempre, nel tenere alto il valore dell’Antifascismo e nell’evitare che il nostro territorio, in particolare Predappio, si trasformi nella terra del negazionismo fascista. Abbiamo più volte espresso preoccupazione per le crescenti presenze alle ricorrenze di nostalgici in camicia nera e più volte abbiamo denunciato l’apologia del fascismo che veniva da quelle piazze. In diverse occasioni le nostre sedi, i nostri funzionari, sono stati oggetto di attenzioni anche violente da parte di chi non si riconosce nella Costituzione e nell’Antifascismo.

Diciamo con tutta la nostra forza, basta!

In questi giorni l’Anpi di Forlì – Cesena, l’Anpi Regionale e Nazionale hanno espresso lo sdegno sulla richiesta della famiglia Mussolini al Comune di Predappio, di riapertura della tomba di Benito Mussolini, dittatore macchiato di atti ignobili, tra cui lo ricordiamo le leggi razziali e criminale di guerra, per le atrocità dei rastrellamenti e l’uccisione di partigiani e di civili durante la seconda guerra mondiale, dove il nostro paese guidato dal Duce era in prima linea con la Germania Nazista.

In ultimo la richiesta di porre a carico della collettività le spese di gestione della cripta, che dovrebbe secondo i Mussolini, essere trasformata in monumento di interesse comunale e la richiesta di concessione perpetua alla famiglia, sono proposte inaccettabili e irricevibili, ma anche di cattivo gusto in un momento in cui i nostri Comuni, di qualsiasi colore politico siano, stanno lottando contro la più grave pandemia mondiale dell’epoca moderna e contro una feroce crisi economica. Se si pensa dunque che le risorse che arriveranno dal Governo, dalla regione e dall’Europa possano essere utilizzate per rinverdire l’azione dei nostalgici, in una idea di ricordo della storia recente tutta volta alla celebrazione del fascismo e al negazionismo dei fatti avvenuti, ci diciamo con forza contrari.

Ci opporremo dunque con tutte le nostre forze a una deriva nostalgica, certi che l’amministrazione predappiese su questo non avrà cedimenti, vigileremo perché le risorse pubbliche siano utilizzate a favore della collettività in particolare di quella più bisognosa. Lo abbiamo già ricordato, Predappio ha bisogno di ben altro! Di più servizi pubblici e privati per evitare lo spopolamento, devono essere valorizzate le risorse del territorio a partire dal  turismo enogastronomico e le bellezze paesaggistiche; vanno valorizzare le imprese che offrono qualità del prodotto e del lavoro e infine, se di storia vogliamo parlare, partiamo dal 28 ottobre del 1944 quando Predappio fu liberata dal Fascismo, ricordiamo i nostri martiri partigiani, ricordiamo gli orrori della guerra, forse solo così si potrà evitare di dover continuare dopo oltre 75 anni dalla liberazione a ricordare un uomo che nulla di buono ha fatto per Predappio, per Forlì e per il Paese!

Forlì, 5.08.2020

CGIL Forlì, ARCI di Forlì, LIBERA Coordinamento Libera Forlì Cesena,  Presidio Libera Placido Rizzotto di Forlì,  Ass. Barcobaleno, Presidio Libera Forlimpopoli.

GIORGINI MARIA – LIVERANI PAOLO – RONCONI FRANCO

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