Quel gesto non andava fatto

Quel gesto non andava fatto.
Matteo Salvini non doveva usare il terrazzo del Municipio di Forlì. Uno sfregio alla città e alla Piazza intitolata alla memoria di Aurelio Saffi che custodisce il sacrario ai caduti per la libertà a memoria dei giovani partigiani morti per restituire la Democrazia e la libertà alla nostra città e al nostro paese .

Un colpo alla memoria dei partigiani della Banda Corbari impiccati dai Fascisti ai lampioni di Piazza Saffi il 18 agosto del 1944. Come sono inaccettabili gli articoli della stampa on line che sull’arrivo del leader della Lega hanno completamento omesso di riportare i fischi della folla al ministro e alle sue politiche di odio, e gli slogan a ricordo dei valori della città, tra cui “Forlì è antifascista”. Giovani cittadine e cittadini che hanno manifestato pacificamente e hanno insieme lasciato la piazza cantando “bella ciao”. 

Il Ministro ha utilizzato il suo ruolo per andare oltre ai regolamenti Comunali, come il Sindaco Drei ha subito denunciato. Per un paese democratico questo è inaccettabile ed è un chiaro abuso di potere oltre che un forte richiamo agli anni più bui della nostra storia. 

Il Segretario Generale della Cgil di Forlì 
Maria Giorgini

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