Cinema e lavoro: 3 appuntamenti gratuiti al Cinema Saffi di Forlì

Nel novero delle iniziative definite a livello locale a sostegno della proposta di legge della Cgil “Carta dei diritti universali del lavoro” e dei referendum per la cancellazione dei voucher ed il ripristino della responsabilità solidale negli appalti, l’Associazione “Luciano Lama” ha definito la proiezione di un ciclo di film espressamente sui temi del lavoro e dei diritti delle persone, a cui seguirà ogni volta un commento e un confronto con esperti delle materie e degli argomenti trattati. Le tre serate, nelle quali si proietteranno i film, si svolgeranno tutte presso il Cinema Saffi in via dell’Appennino 480 a Forlì con inizio alle ore 20.30 e con ingresso gratuito.

Il cinema ha incontrato, sin dalla sua nascita, il lavoro. Anzitutto il nuovo medium è un’industria, oltre che un’arte, cioè più esattamente il nodo centrale della nascente industria culturale. In secondo luogo la realizzazione di un film richiede molto lavoro suddiviso nelle varie articolazioni del processo che va dall’ideazione alla produzione. In terzo luogo il cinema, potente macchina narrativa, mostra immagini e suoni del lavoro. Per questo non è proprio un caso che tra i film che nell’immaginario collettivo rappresentano gli incunaboli del cinematografo si trovi L’uscita degli operai dalle officine Lumière dei fratelli Lumière appunto. Per dirla con un chiasmo: lavoro del cinema e cinema del lavoro

Il breve ciclo, che proponiamo, intende offrire esempio degli ultimi esiti di questo complesso e articolato rapporto, mostrando tre pellicole recenti che raccontano il mondo del lavoro: Due giorni, una notte, La legge del mercato, Io, Daniel Blake.

Due giorni, una notte (Deux jours, une nuit, Belgio 2014) di Jean-Pierre e Luc Dardenne

Sandra, interpretata dalla splendida Marion Cotillard, intende riprendere il suo posto di lavoro dopo un periodo di assenza. Ma la proprietà ha riorganizzato il ciclo produttivo senza di lei e propone una votazione ai dipendenti: se Sandra non sarà riassunta a loro andrà un premio in denaro, se invece lo sarà non avranno nulla. Il primo voto è negativo per la ragazza che però reagisce e ottiene di rifare la votazione. Il film racconta la lotta contro il tempo di Sandra per la difesa dei suoi diritti convincendo i compagni di lavoro a votare per lei. I fratelli Dardenne non sono nuovi alla rappresentazioni dei temi e del lavoro e ancora una volta propongono una storia asciutta, efficace e priva di retorica. Tra soprusi, ingiustizie, egoismi personali, la storia assume i contorni di una crescita personale e di una presa di coscienza.

La legge del mercato (La loi du marché, Francia 2015) di Stéphane Brizé

Il dramma di un uomo che viene licenziato nel contesto della cosiddetta società globale. Dopo aver perso il posto a 51 anni perché l’azienda per la quale lavorava da oltre venti ha delocalizzato, il protagonista, che è sposato e ha un figlio disabile, si impegna, lottando contro enormi difficoltà, per riconquistarne uno nuovo. Lo ottiene finalmente in un supermercato come guardia per combattere i furti. Finché un giorno incontra un ladro e gli si pone di fronte una radicale scelta morale. Brizé, che si avvale nel ruolo di protagonista di Vincent Lindon, mostra una storia di rara efficacia che alla fine risulta un attacco senza sconti e tentennamenti alle legge del mercato.

Io, Daniel Blake (I, Daniel Blake, Regno Unito-Francia, 2016) di Ken Loach

Vincitore della Palma d’oro a Cannes, oltre che di una serie di altri premi, il film racconta l’odissea di un falegname di quasi sessant’anni che, per problemi cardiaci è costretto a lasciare il lavoro e a chiedere l’aiuto dei servizi sociali. L’aiuto gli viene negato ed egli sprofonda nei meandri di una burocrazia priva di umanità. Nel corso delle sue traversie incontra la giovane madre di due bambini, anch’essa disoccupata. I due solidarizzano e si sostengono a vicenda contro le leggi implacabili della società inglese. Ancora una volta il “vecchio”, più giovane di tanti giovani Ken Loach, ci propone una grande piccola storia di dignità e di solidarietà delle classi più povere contro poteri che le opprimono.

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